GIORGIO MANGANELLI E GASTONE NOVELLI. PAROLE ALLE IMMAGINI E IMMAGINI ALLE PAROLE. Lettera di
Giampaolo Dossena a Manganelli
Milano, martedì 18 febbraio 1985
Caro Manganelli, il testo del lunghissimo palindromo italiano è nella nostra casa di montagna, dove porto i libri e le carte che penso non servano quasi più. Poi, ovviamente, son proprio quelli che servirebbero, e non si trovano né in libreria né in biblioteca. Devo chiederLe di aver pazienza fino a Pasqua: non prevediamo di andar lassù prima di allora. Per ingannare l’attesa, Le allego fotocopia del più lungo palindromo francese. Lei lo conoscerà: ma veda come la materializzazione in fogli sciolti rende più agevole la sperimentazione. Un bel lavoro da fare, fin che dura l’inverno e le notti sono lunghe: trovare il punto in cui le due letture si incrociano. Io ho il LANGUAGE ON VACATION citato da Perec, e ho anche un PALINDROMES AND ANAGRAMS di Howard W. Bergerson. Mancassero alla Sua collezione, volentieri Gliene invierei fotocopie. Se poi s’avviasse un carteggio mi permetterei di sottoporre alla Sua attenzione la differenza fra palindromi (anilina) e bifronti (enoteca/acetone, smart/trams, Léon/Noél, Leben/Nebel) e di attirare la sua attenzione sui bifronti, per i quali ho un debole. Ma non voglio tediarla per oggi. Suo Dossena (lettera firmata)
Nota
La
lettera è conservata presso il Fondo Manoscritti dell’Università di Pavia.
|