Max Aub
SEGNI DI
ORTOGRAFIA
(SIGNOS DE ORTOGRAFIA)
traduzione e nota critica
di Anna Busetto
Vicari
Puntos, comas, guiones,
paréntesis, asteriscos:
¡ Cuantos
crímenes se cometen en vuestro nombre!
Punti, virgole, lineette, parentesi, asterischi: quanti crimini si
commettono in vostro nome!
¡Empalarle en un signo
de admiración!
Impalarlo in un punto esclamativo!
Aquel implacabile corrector de
pruebas, incapaz de quitarle
los pleonasmos
a su cónyuge, acabó con úlcera en el colon.
Quell’implacabile correttore di bozze, incapace di levare alla moglie
i pleonasmi, finì con l’ulcera al colon.
No resistió aquel
apóstrofo. R.I.P.
Non resistette a quell’apostrofo. R(equiescat)I(n)P(ace).
Andaba cojo de una llamada a
pie de página.
Camminava zoppo per un richiamo a piè di pagina.
Falleció de una
capitular atravesada.
Morì per un capolettera messo di traverso.
Se le cayó un asterisco
y anduvo doblado toda la
vida.
Gli cadde un asterisco e camminò piegato per tutta la vita.
Murió intonso.
Morì intonso.
¡Aquella llamada!
¡ Aquella llamada que
no
llevaba a ninguna parte! ¡Aquella llamada que a nada
correspondía!
¡Aquella llamada sin contestación que llevó
adentro
tanto tiempo hasta que se le convertió en un tumor que no pudo
extirpársele
nunca!
Quel richiamo! Quel richiamo che non portava da nessuna parte! Quel
richiamo che non corrispondeva a niente! Quel richiamo senza risposta
che
si portò dentro per tanto tempo che si trasformò in un
tumore
inestirpabile!
Se le infectó aquel
punto y no hubo manera de
salvarle.
Gli si infettò quel punto e non ci fu modo di salvarlo.
Aquel niño que saltaba
de puntos suspensivos en
puntos suspensivos
hasta que se cayó…
Quel bambino che saltava da puntini di sospensione a puntini di
sospensione
finché cadde…
Se le cayó la cornisa
al dar vuelta a la pagina y lo
dejó
para el arrastre.
Gli cadde un margine voltando pagina e lo lasciò malconcio.
Perdió el sentido al no
hallar la cita que se le
había
caído.
Perse i sensi non trovando la nota che gli era caduta.
Punto aparte: el degüello.
Punto e a capo: la decapitazione.
Murió de tanta llamada,
de tanta nota a pie de
página
que no le dejaban andar, de tanto ir y venir del diez al seis; de tanto
número que remitían a fin de capítulo. Solo se
leyeron
las notas, todas mortuorias.
Morì di tanti richiami, di tante note a piè di pagina
che non lo lasciavano andare, di tanto andare e venire dal 10 al 6; di
tanti numeri che rimandavano a fine capitolo. Si lessero solo le note,
tutte mortuarie.
De tanto punto aparte,
murió sangrado.
A forza di punti a capo morì dissanguato.
¡Métele el
índice donde le quepa!
Mettigli l’indice dove c’entra.
Llamaban a aquella pobre
ramera “La apostilla”.
Chiamavano quella povera prostituta “ La postilla”.
Lle llamaban El Cursivo porque
era bastardo.
Lo chiamavano “Il corsivo” perché era bastardo.
Por mucho que hiciera se le
veía el grabado en el
lomo.
Per quanto facesse gli si vedeva l’incisione sul dorso.
Tenía pie de imprenta
plana.
Aveva il piè di pagina piatto.
Tanto le daban les altas como
las bajas…
Gli erano indifferenti le alte come le basse…
Tenía debilidad por las
negritas.
Aveva un debole per le nerette.
El diccionario de la
Academia está lleno
de groserías,
solía decir Pedro, el linotipista, a Juana, su legitima.
¿A
que no sabes a lo que llaman “ miembro principal del periodo?” Y no
digamos
de lo imperfecto: “Aquel cuyo sentido pende de otro membro …” A la
mujer
le tenía sin cuidado, bastábale el folio mayor.
Il dizionario dell’Accademia è pieno di volgarità -
soleva
dire Pietro il linotipista a Giovanna sua moglie - Sicuro che non sai
cosa
chiamano "membro principale del periodo"? Per non parlare
dell’imperfetto
"quello il cui senso dipende da un altro membro …" Alla moglie non
gliene
importava niente, le bastava il foglio più grande.
Abortó porque
tenía la matriz punzonada.
Abortì perché aveva la matrice punzonata.
Todo es según el blanco
con que lo midas.
Tutto sta a seconda del corpo con cui si legge.
Negrita y cursiva; cómo
me gustaba!
Neretta e corsiva; come mi piaceva!
La mayúscula eiacula
minúsculas en fila.
La maiuscola eiacula minuscole in fila.
Quedó inedita.
Rimase inedita.
Por fin, le dieron por
el colofón, tal como
tantas veces
lo soñó.
Alla fine, glielo misero nel colophon, come tante volte aveva sognato.
Tan avaro, que ni margen le
dejaba…
Era tanto tirchio che non lasciava neanche il margine…
Se empeñaron en decir
que falleció de la
impresión.
Fue falso.
Continuarono a sostenere che era morto per l’impressione. Era falso.
Era tan largo, tan largo el
párrafo, que se le
salía
y caía y daba vuelta y se le volvía a mete ry nadie
se enteró hasta que lo hallaron atado de pies a cabeza.
Era così lungo, così lungo quel paragrafo, che gli
usciva,
gli cadeva, gli girava , gli ritornava su e nessuno se ne accorse
finché
non lo trovarono legato mani e piedi.
No hay original que resista a
un buen linotipista.
Non c’è originale che resista a un buon linotipista.
Defendía las
erratas en nombre de la libertad
de imprenta.
Difendeva gli errori in nome della libertà di stampa.
¡Mi vida por un nihil
obstat!
La mia vita per un nihil obstat.
¡Mi alma por un
imprimatur!
La mia anima per un imprimatur.
No se repuso nunca de la
primera impresión.
Non si riprese mai dalla prima impressione.
Un libro sin errata es como
una mujer que siempre
tuviera razón.
Un libro senza errori è come una donna che ha sempre ragione.
LOS BURGUESES
Y aparecieron todos colgados de signos de
interrogación,
el acento clavado en el corazón. Aparecieron en largas hileras,
plantados sin márgenes ni numeración, sin blancos,
amazacotados,
empastelados, hechos, cisco entre el Espasa y el Rivadeneira, sin
signo que les distinguiera, para siempre perdidos, entre tan
falso
papel biblia, sin índices, sin cabeza, encuadernados en piel,
las
iniciales en el lomo, marcados a hierro e oro.
I BORGHESI
E comparvero tutti impiccati a punti interrogativi, l’accento piantato
nel cuore. Comparvero in lunghe file, piazzati senza margini né
numerazione, senza spazi, pesanti, impastati, laceri fra l’Espasa e il
Rivadeneira (1), senza segni di distinzione, persi per sempre fra la
carta
pergamena falsa, senza indici né testate, rilegati in pelle, le
iniziali sul dorso, marchiati a ferro e oro.
¡ Salte ya de este
paréntesis o te emparedo!
Esci una buona volta da queste parentesi o ti rinchiudo!
Espacio y buena letra:
último segreto de la belleza.
Spazio e bella scrittura: ultimo segreto della bellezza.
Hay letras muertas.
Ci sono lettere morte.
Sin presión no hay
impresión.
Senza pressione non c’è impressione.
¿Por qué se
han de cerrar siempre
los paréntesis
que se abren o abrir los que ce cierran? He abierto muchos
paréntesis
y he tenido que cerrarlos porque sin eso me echaban en cara el no
hacerlo
aun faltando a la verdad, porque hay paréntesis que no se
cierran
ni tienen por qué cerrarse y otros que se cierran y no se
sabe cuándo se abrieron…
Perché bisogna sempre chiudere le parentesi che si aprono o
aprire quelle che si chiudono? Ho aperto molte parentesi e ho dovuto
chiuderle
perché altrimenti mi rinfacciavano di non farlo mancando alla
verità,
perché ci sono parentesi che si chiudono e non si hanno motivi
per
farlo e altre che si chiudono e non si sa quando si apriranno…
¡Despertarse analfabeto!
¡ Que todos
despertaran analfabetos!
¡Que no hubiera sino analfabetos! ¡Nadie para
escribir
los diarios! ¡Nadie para componer periódicos ni
revistas!
¡Nadie para sumar! ¡ Nadie para restar! ¡ Ni un
libro!
La sola palabra. ¿Qué pasaría? Qué cuento!
Cállenlo: a lo mejor, sucede.
Svegliarsi analfabeta! Che tutti si risveglino analfabeti! Che non
ci siano altri che analfabeti! Nessuno per scrivere diari! Nessuno per
stampare giornali e riviste! Nessuno a fare le somme! Nessuno a fare
sottrazioni!
Neanche un libro! La sola parola! Cosa succederebbe? Che favola! Zitti:
forse accadrà.
(1) Enciclopedie tipo la Treccani.
NOTA CRITICA
di
Anna Busetto Vicari
Questi Signos de
ortografìa sono stati pubblicati, la
prima volta, nel 1968, sul numero 23 della Revista de Bellas Artes,
stampata in Messico e poi, nel 2002, in fac-simile, in Spagna, a cura
della
Fondazione Max Aub.
In Messico Aub era finito in esilio nel 1942 - dopo tre anni in campo
di concentramento con l’accusa di comunismo - e lì era entrato
in
contatto, oltre che con scrittori ed editori, con i più grandi
tipografi
del paese.
Molti di quei nomi (Octavio Paz, Josè Bergamin, Josè
H. Azorin, Alejandro Finisterre) li troviamo nella dedica che precede i
Segni.
Per lui la creazione artistica era legata all’arte della stampa ("sintesi
di letteratura e pittura"): seguì sempre e curò
meticolosamente
la veste dei suoi libri, dal primo all’ultimo, facendone dei gioielli
tipografici,
magari in pochi esemplari per gli amici.
Credeva così tanto nella seduzione della perfezione formale
da dichiarare: "una fanciulla slanciata non lo sarà mai come una
lettera Bodoni".
Qui pubblichiamo alcuni Segni, quelli più traducibili,
poiché molti doppi sensi offerti da termini specialistici, coi
quali
Aub imprime soprattutto l’ammiccamento erotico, non sono garantiti
dagli
equivalenti italiani e spiegarli ucciderebbe il divertimento.
Sono testi brevissimi, inconsueti e irridenti dell’“uomo di lettere”,
che fa del Libro un mondo parallelo al nostro, animato di segni
ortografici
e atti tipografici, che impersonano tipologie di varia umanità,
offerte sulla pagina con la stessa velocità e apparente
assurdità
dei Delitti esemplari.
Non ve li proponiamo (tranne il primo e l’ultimo) nella sequenza
originaria,
che, viste le esclusioni, non sarebbe rispettata comunque, ma divisi in
tre gruppi, - o meglio - tre modalità di colpire l’obiettivo,
irridendo
alle principali debolezze umane: quelle del corpo, della malattia e
della
morte, quelle della curiosità sessuale, e quella, più
generica,
del costume e delle regole sociali, in cui l’anti-moralista Aub, senza
perdere leggerezza, imprime esempi brillanti dell’aforisma e della
satira.
E in finale, poiché la parola uccide sempre, Aub ci regala,
in un perfetto paradosso, l’inno al mondo analfabeta, quello della
ragione
puramente poetica, teorizzato dallo spagnolo José Bergamin, col
quale Aub condivise la passione poetica e l’esilio in Messico.
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