Il pittore Jusep Torres Campalans, nato a Mollerusa in Catalogna il 2 settembre 1886, amico di Picasso, Braque e Léger, è l'inventore del cubismo. In un Quaderno verde, che raccoglie i suoi appunti relativi al periodo 1906-1914, è posta in evidenza l’evoluzione dell’opera di Campalans: la passeggera inclinazione per i fauves, la partecipazione al primo cubismo, l’avversione per l’arte astratta e infine l’abbandono definitivo della pittura nel 1914, con il ritiro, non chiaro, nelle montagne messicane tra gli indiani.
La prima pagina scritta (foglio 2) del Quaderno verde si riferisce alla prima visita del pittore catalano al Louvre. In testa vi si legge: «Non copiare», un motto che rappresenta la base, la spina dorsale di tutta l’opera di Campalans in gran parte dispersa.
Nel 1958, presso l'editore messicano Tezontle, Max Aub pubblica un libro su Jusep Torres Campalans, comprendente, assieme alla vera e propria biografia, un elenco ragionato degli avvenimenti significativi dal 1886 al 1914; alcuni brani del «quaderno verde»; la registrazione di due conversazioni che Aub ha avuto con lui a San Cristóbal Las Casas, nello stato di Chiapas, a metà degli anni Cinquanta; un ricco apparato di note e un lungo elenco di ringraziamenti. 
Nell'edizione francese del 1961 di Jusep Torres Campalans, pubblicata da Gallimard, Aub svela che il pittore Campalans è una sua invenzione.